Z., nata il 18 Aprile con un parto che la sua mamma definisce "dolce e indimenticabile" |
Ricevere storie come questa ci riempie il cuore.
La traduciamo per voi. Se ogni donna incinta sentisse solo esperienze così, anziché le infinite storie dell'orrore che un certo folklore anni '50 ci ha abituati a considerare normali, le esperienze di parti positivi tornerebbero ad essere quello che in realtà sono: la norma, non l'eccezione.
Non è tutto perfetto, né tutto esattamente come la mamma aveva desiderato. Ma aveva gli strumenti per rimanere in controllo, della situazione e del suo corpo, e li ha usati in modo meraviglioso.
Non è tutto perfetto, né tutto esattamente come la mamma aveva desiderato. Ma aveva gli strumenti per rimanere in controllo, della situazione e del suo corpo, e li ha usati in modo meraviglioso.
"Cara Cecilia,
abbiamo dato il benvenuto al mondo alla nostra piccola Z. il 18 Aprile alle 11.20am. Pesava 3kg48g ed è assolutamente perfetta.
Sono così così orgogliosa di dire di essere una Mamma-Hypnobirthing: il parto è stato esattamente come ne abbiamo parlato e senza dubbio l'esperienza della mia vita in cui mi sono sentita più capace e potente (in inglese empowering).
Le mie acque si sono rotte alle 3 di notte e non sembravano del tutto limpide. Abbiamo chiamato il centro maternità (gestito dalle ostetriche ndr) ma abbiamo seguito il consiglio di andare diretti in ospedale, dove siamo arrivati alle 4.
Avrei tanto voluto un parto in acqua (non disponibile in ospedale), ma sapevo che avrei comunque potuto avere un parto dolce come volevo.
Hanno monitorato i movimenti dell'utero e il battito del cuore, la bimba stava bene. Io sentivo parecchie ondate* e continuavo a respirare attraverso e, proprio come dicevi tu, in qualche modo mi facevano sentire bene, senza dolori, e con una specie di estasi sapendo che ognuna mi avvicinava a incontrare la mia bimba.
L'ostetrica è venuta diverse volte chiedendo se sentissi male e volessi qualche forma di analgesico, ma sono riuscita a rimanere nella mia bolla continuando la mia respirazione e ho rifiutato.
Alle 7.30 è finito il turno e ho incontrato l'ostetrica che ci avrebbe assistiti per il resto del tempo. Ha capito cosa desideravo e mi ha supportata moltissimo nel modo che desideravo.
Per precauzione mi hanno inserito l'ago della flebo, in caso ce ne fosse bisogno. Ero sicura non ne avremmo avuto bisogno, ma non ho obiettato.
Alle 9 mio marito ha chiesto che cosa sarebbe successo se le cose fossero andate per le lunghe.
L'ostetrica ha risposto che siccome era passato un po' di meconio se il travaglio fosse rallentato avrebbero dovuto iniettare ossitocina sintetica per accelerare le cose. Ha aggiunto che le contrazioni sembravano essersi allontanate.
A sentire questo mi sono chiusa ancora più profondamente nella mia bolla e -onestamente- sono scesa dentro di me a connettermi con la mia bimba dicendo "dai, facciamolo insieme. Non la vogliamo l'ossitocina. Ci incontriamo a mezzogiorno!"
I movimenti dell'utero si sono intensificati quasi subito.
Seguendo il mio corpo ho sentito che eravamo scesi nella fase bassa** del travaglio e le ondate si sono intensificate ancora di più mentre iniziavo a sentire pressione in basso. Con ogni ondata respiravo davvero verso il basso.
L'ostetrica è tornata dal suo break e mi ha trovata pronta per partorire. Mi ha esaminata: ero completamente dilatata e la testa della bimba stava arrivando.
Ho cambiato posizione per essere più comoda e ho continuato a respirare giù con le ondate.
I movimenti facevano il loro lavoro e con un respiro profondo la testa aveva iniziato a uscire. La sensazione è stata incredibile, la nostra bimba quasi lì! Con un'altra ondata era scesa ancora un po' ma il cuore è sceso un pochino, così l'ostetrica ha chiesto di farmi un'episiotomia per aiutarla e ha proceduto senza davvero aspettare una risposta.
Con l'ondata dopo è uscita la testa e con quella dopo ancora il resto del corpo e alle 11.20 la nostra bimba era nata. La sensazione di sentirla uscire è stata la cosa più pazzesca che abbia mai provato.
Era lì, Io ero positivamente euforica. Ed è perfetta.
Grazie Cecilia per il tuo corso e le cose che mi hai insegnato: ci hai donato una grande fiducia in noi stessi e una nascita dolce e indimenticabile.
S., una molto molto orgogliosa Mamma-Hypnobirthing"
* S. non usa mai la parola 'contrazione' (tranne quando riporta le parole dell'ostetrica) e nella traduzione rispettiamo volentieri questa sua scelta.
** In linguaggio Hypnobirthing, che mira a rendere le donne profondamente sintonizzata col proprio corpo, la "fase bassa" del travaglio è quella che riguarda transizione e fase espulsiva e che richiede un cambio di respirazione e visualizzazioni per essere affrontata in modo efficace e sostenibile.
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