Partiamo da lontano. Prima, molto prima, di avere un bimbo da portare a casa. Prima, molto prima di decidere se ci rispecchi/soddisfi/serva di più un parto naturale, un cesareo, un'epidurale o quant'altro. Prima di quei nove mesi con le loro meravigliose ambivalenze. Prima di quella pancia che cresce, molto nostra e un poco estranea. Prima di definirci per sempre come mamma e papà.
Prima di tutto: non c'è niente. Dentro l'utero non c'è NIENTE. Il vuoto.
E in quel niente nove mesi dopo c'è un essere umano intero. Minuscolo, certo, ma tutto INTERO.
A pensarci bene bene e visualizzarlo per davvero, quel cosino che dal nulla diventa un bimbo intero fa venire le vertigini.
A partire da un minuscolo grumo organico il corpo di una mamma è in grado di formare una piccola manina perfetta, con tutte quelle ossa che nessuno si ricorda mai. Almeno 27, pare: 27 ossa, ognuna diversa. E le unghie, di una composizione ancora differente. E anche un naso. Ed un cervello, che ci ricordi di non infilarci le dita.
E tutto il resto del corpo a cui quella manina servirà per allungarsi verso il mondo.
Tutto.Il.Resto.Del.Corpo.
Cuore, polmoni, ogni singola minuscola fibra di tessuto di organi interni, esterni e tutto ciò che li connette e fa funzionare...
Seriamente, che si scelga di riferirsi a Dio, Natura o Ammasso Casuale di Atomi (che se anche è casuale una maiuscola a sto punto se la merita) poco importa: è e resta assolutamente impressionante.
La domanda vera, quella cui è urgente dare risposta logica è: e dopo aver fatto tutta sta fatica, l'Ammasso Casuale di Atomi (Dio, la Natura o la Fata Turchina, ognuno scelga per sé) non ha fornito una degna via di uscita all'altezza della situazione?
Se sono la prima sono onoratissima, vi seguirò con gran piacere ed interesse. Bellissimo inizio! !
ReplyDeleteSqua! Sei la prima, e siamo noi ad essere molto onorate! Grazie mille!!
ReplyDeleteCondivido,condivido e condivido la domanda vera! E condivido il parere di Squa!
ReplyDeleteL'infertilità è stata e continua ad essere un problema colossale che gli specialisti di tutto il mondo si preoccupano di risolvere. La ricerca continua sia nella direzione delle questioni cliniche - nuovi farmaci, nuovi regimi di trattamento per ridurre i rischi di complicazioni come l'iperstimolazione ovarica, sia nel campo dell'embriologia - nuovi mezzi e metodi di coltivazione degli embrioni, nuovi dispositivi e attrezzature.
ReplyDeleteLo scopo di questa ricerca è di aumentare l'efficacia del trattamento e la nascita di bambini sani. Dai un occhiata e molto interessante- Feskov