Friday 3 April 2015

Quei primi giorni di gravidanza

Anche un viaggio di mille miglia comincia con un passo. (Laozi)


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Ce la ricordiamo benissimo quella sensazione di rivoluzione silenziosa che ha seguito l'esito del primo test di gravidanza positivo.

Sono incinta.

C'è un piccolo esserino dentro di me.

Diventerò mamma.

Io!

Io. Diventerò. Mamma.

Mio marito... non mi sono ancora abituata a chiamarlo così, e già ci sarà chi lo chiama papà.

Papà.

Lui sarà papà.

Noi saremo una famiglia.

Io sarò mamma...cioè sono già mamma. Di questo cosino....

*

Silenzio

*

Oddio! E adesso cosa faccio??


"Dottore dottore! Sono incinta."

"Congratulazioni signora. Ritorni fra tre mesi." (Sono molto pragmatici questi inglesi. Neanche una presina di sangue tranquillizzatrice ti fanno!)

Maccome?? C'è stato il Big Bang e questo mi dice di tornare fra tre mesi… Non perdiamoci d'animo, su! C'è sicuramente qualcos'altro da fare. Corsi preparto!

"Pronto, vorrei iscrivermi a uno dei vostri corsi."

"A che settimana è signora?"

"Ehm... Seconda..."

" Consigliamo di partecipare al nostro corso dal sesto mese in poi."

"Sì ma..."

"Arrivederci signora."


Accidenti! Ok non disperiamo... Yoga prenatale!

"Si accettano donne a partire dalla dodicesima settimana di gravidanza"

Pilates?

Idem

Aquagym?

Dicto.


E allora cosa faccio? Devo prepararmi! Devo fare qualcosa!


A parte leggere dieci volte al giorno quanto grande fosse a quel punto il cosino su siti ampiamente sponsorizzati dalle marche di abbigliamento prenatale, non è che ci fosse molto da fare.


Eppure quello sarebbe il momento perfetto per iniziare a riflettere. Forse non ancora ai dettagli del parto, ma per esempio, per iniziare, al nostro nuovo ruolo di madri e di padri.

Come vogliamo portarlo al mondo questo bambino?

Come possiamo occuparci al meglio della sua salute fisica e psicologica?

Cosa sente lui adesso?

Il ruolo del padre e della madre, cos'hanno in comune e cos'hanno di unico?


Sarebbe il momento di mantenere la mente aperta e il cervello all'erta. Sarebbe ora di raccogliere dati empirici e di guardare oltre, di conoscere (il corpo umano, le statistiche di natalità, i pro e i contro di ogni cosa) e di sognare (per conoscere le proprie aspirazioni più profonde).
Così ogni singola donna potrebbe trovare quel punto speciale in cui i suoi sogni incontrano la sua realtà.

8 comments:

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    1. Grazie Rosanna. Sono ricordi talmente intensi….

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  2. Le emozioni dei primi giorni dopo il test sono enormi. Sei piena di domande, dubbi, felicità. Vorresti aprirti la pancia e scrutare quell'esserino microscopico e dirgli che gli vuoi già tanto bene.
    Se poi ti capita come a me di avere dello spotting sei li, in ansia, ti chiedi, mentre sei a riposo, se sta bene, se vi abbraccerete un giorno.
    Le nausee di questa seconda gravidanza, seppur terribili, mi rassicuravano. Finché vomito va tutto bene.
    Poi superi il primo trimestre, la pancia lievita e ti chiedi quando inizierai a sentirlo. Lo sentirai eccome!
    Ora a sette mesi lo sento così bene, che la notte mi tiene sveglia, come suo fratello tre anni fa. E la pancia è tutta in subbuglio, e io la accarezzo, mi informo su qualsiasi cosa, perché ogni gravidanza è a sè.
    E quando vedo un'altra donna in attesa sorrido. Che bel miracolo la vita!

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    1. D'accordissimo: ogni gravidanza è una storia nuova, così come ogni parto e - poi - la relazione con ognuno dei nostri figli. Nuove gioie si mescolano a quelle conosciute. A volte nuove paure fanno capolino, mentre quelle antiche ci sembrano assurde. L'importante è non smettere mai di mettersi in gioco! Goditi ogni istante di questa tua seconda avventura! Hai già fatto programmi per il parto?

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    2. Ciao! Voglio sottolineare una cosa bellissima che hai detto...di volere aprire la pancia e scrutare l'esserino...con la mia prima gravidanza è stata così, l'ho voluta tanto ed è stata magica, ogni sera riprendevo i movimenti, la pancia che si muoveva, sembrava che ballasse. La seconda, troppo vicina, mi è volata via in un soffio invece! Ma anche lì..calci da paura! Me li sono goduta, un po' meno perchè faceva proprio male...ho partorito Hulk o_O

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    3. Ciao ladynera! Benvenuta :-)
      Sì la prima gravidanza è così speciale anche perché puoi indugiare sul sentimento magico di partecipare a creare una vita, la Vita. Poi nelle gravidanze successive sei costretta ad essere più pragmatica: una notte passata a sentire calcetti è romantica sì, ma rimane sempre una notte persa ;-) Ma anche i secondogeniti hanno le loro tecniche speciali per assicurarsi che dedichiamo loro l'attenzione che si meritano, che sia forza muscolare alla Hulk o vocale alla Callas!
      #Silvia

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    4. Ciao grazie! parole sante..davvero.

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